Campagna "Io faccio la mia parte!"
ALMENO UN GIORNO ALLA
SETTIMANA
PER UN CONSUMO EQUO E SOSTENIBILEManifestare non basta più! Non basta, se non torniamo a
casa decisi a cambiare uno stile di vita che favorisce proprio le multinazionali!
COME SI PARTECIPA ALLA CAMPAGNA
1 - Ognuno si sceglie un giorno della settimana per praticare un consumo equo e
sostenibile
Sarebbe stato inutile decidere un giorno uguale per tutti, abbiamo tutti vite diverse,
ognuno potrà scegliere il giorno più adatto alle proprie necessità e ai propri impegni;
2 -
In quel giorno ti impegni (con te stesso) a modificare la tua alimentazione
Nel giorno della settimana che abbiamo scelto come il nostro giorno per un consumo equo e
sostenibile non mangeremo prodotti di derivazione animale, così diminuiremo la nostra Impronta
Ecologica di almeno un terzo;
3 -
Se vuoi farlo, puoi impegnarti anche in altre scelte di consumo equo e sostenibile
Chi vorrà, potrà decidere ulteriori
modifiche ai propri consumi (nel giorno scelto) mentre compila il modulo di
partecipazione alla Campagna "Io faccio la mia parte!";
4 -
La Campagna "Io faccio la mia parte!" non ha limiti di tempo
Sarà una specie di piccolo Movimento che ci permetterà di fare politica non
solo nelle riunioni, nei luoghi di studio e di lavoro, nelle manifestazioni, ma con la
nostra stessa vita. Chi partecipa si impegna a diffondere e propagandare i contenuti della
Campagna tra i famigliari, gli amici, i colleghi, i compagni di Partito, ecc.
COSA SIGNIFICA:
Almeno un giorno alla settimana per un
consumo equo e sostenibile?
Significa una cosa che ormai sappiamo tutti: con il nostro modo di pensare, di
vivere, di consumare, noi siamo corresponsabili del sistema sociale in cui viviamo e la
cui stupidità e ingiustizia contestiamo. Modificare il nostro stile di vita, cambiare (e
limitare!) i nostri consumi non è cosa facile ma... è cosa indispensabile.
Sappiamo che i cambiamenti nella storia avvengono con molta lentezza, ma sappiamo anche
che prima o poi bisogna decidersi se davvero si vuole cambiare. Per questo, per cominciare
a cambiare, proponiamo di praticare uno stile di vita corretto almeno per un giorno alla
settimana, in quel giorno il primo passo da fare è, a nostro avviso, modificare la nostra
alimentazione.
Per nutrirci, noi (letteralmente) consumiamo il mondo, possiamo farlo con intelligenza
scegliendo alimenti la cui produzione non distrugga il Pianeta, oppure continuando con la
nostra attuale dieta a base di carne e derivati producendo deforestazione,
desertificazione, inquinamento chimico, sprecando quantità enormi di energia, di acqua,
inquinando le falde, colonizzando i paesi più poveri, strappando loro i cibi vegetali che
sarebbero utili per la loro alimentazione, causando il disastro della fame, giustificando
le multinazionali che producono OGM, mantenendo gli squilibri tra paesi poveri e paesi
ricchi con le conseguenze che tutti siamo in grado di valutare.
E' inutile manifestare per la pace se non costruiamo le condizioni per la pace!
Eliminare, per un solo giorno alla settimana, i cibi di derivazione animale dalla nostra
dieta è solo la condizione di base per aderire alla Campagna "Io faccio la mia
parte!", chi vorrà potrà impegnarsi a consumare in maniera politicamente
intelligente anche in altri settori: muoversi solo con i trasporti pubblici, non comprare
nei grandi magazzini, acquistare solo prodotti biologici, ecc
PERCHE' LA CAMPAGNA:
"Io faccio la mia parte!"?
- Perché cambiare da soli è difficile e poco utile, se lo facciamo insieme
sarà più semplice... e più politico.
- Perché cambiare insieme è più facile: abbiamo aperto un Forum e una Lista
di discussione riservata a coloro che partecipano alla Campagna, abbiamo preparato del
materiale di informazione che potrà essere stampato e distribuito, forniremo menù e
cercheremo soluzioni comuni perché la nostra giornata settimanale di consumo equo e
sostenibile sia davvero un atto collettivo e piacevole!
- Perché nessuno riesce ad ammettere la verità, tutti parlano di inquinamento, di
sostenibilità ma nessuno (nessuna Organizzazione) dice chiaramente che noi facciamo
Politica tutti i giorni con il nostro modo di vivere. Anche chi si occupa dei consumi non
ha il coraggio di indicare l'alimentazione come la causa principale di distruzione del
Pianeta, confondendo (per esempio) le confezioni con il contenuto o i trasporti con ciò
che viene trasportato!
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